Lug 13

Jazz : Harold Lopez Nussa trio al Selva in Festival –

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SELVA DI FASANO ( BR ) – .Il pianista produttore e compositore Harold López-Nussa , già paragonato dalla critica ai mostri sacri del jazz internazionale, suonerà in formazione trio con Wade Alune, basso e voce, Ruy Adrián López-Nussa ( Suo fratello )” , batteria e percussioni, martedì 18 luglio alle ore 21.30 al Minareto (Selva di Fasano – Br).

Il concerto rientra in “Selva In Festival. Culture-Arti-Paesaggi”, la rassegna estiva di appuntamenti teatrali, musicali, letterari ed artistici messa a punto dal Comune di Fasano, da un’idea dello scrittore ed archeologo Vito Bianchi, in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese e, per gli aspetti tecnici, con la locale associazione “Le Nove Muse”.

Biglietto d’ingresso 8 euro per posto unico non numerato. Potrà essere acquistato in ogni momento anche in prevendita su www.bookingshow.it o al botteghino del teatro Sociale di Fasano solo giovedì 13 luglio dalle ore 17 alle 19 e, ancora, ogni giorno al “Barrino” (a Selva di Fasano) o direttamente martedì 18 luglio al Minareto dalle ore 19.30. Info 393.8975459. Il parcheggio è alla Casina municipale da dove, a partire dalle ore 20 e fino ad inizio concerto, si potrà prendere il bus-navetta gratuito istituito dal Comune che condurrà al Minareto.

Il suo ultimo lavoro discografico El Viaje (The Journey) come suggerisce il nome, inizia con “Me Voy Pa ‘Cuba” una canzone che è nata dai suoi molti viaggi, tornando a casa nella sua mente e nel cuore. Questa è una dottrina pianistica che assume varie forme mentre il tempo si accelera in un ritmo frenetico, ma il riff di identificazione rimane costante. Il tamburo diventa dominante sull’Africa, come dovrebbe essere, portando al canto percussionista Dreiser Durruthy, alzando le connotazioni spirituali e la consapevolezza. “Feria”, è un descarga afro-cubano che si incontra con Monk, provocando un’energia energetica africana.

Una tonalità parigina apre il bolero “Cha di Lobo”, portandolo in un sensuale cha-cha-cha, uno studio in discrezione e disciplina della composizione, come gli spazi tranquilli definiscono il pezzo. Il decano attuale dei pianisti cubani, Chucho Valdes, è onorato con “Bacalao Con Pan”, un numero feroce montuno guidato, Dove López-Nussa dimostra di avere la virtuosità tecnica abbinata ad una capacità improvvisativa emozionale per eseguire una composizione così esigente. Il fraseggio di tromba di Mayquel Gonzalez è riportato sulla traccia del titolo, che contiene echi da porte esotiche di chiamata, rafforzate dalle intonazioni vocali di Alune Wade. “Mozambico En Mi B”, lo riporta in Africa, mentre la caratteristica cuba ha posto il percorso per la spedizione blister. L’influenza europea permea “D ‘Una Fábula”, moderata per consentire a Wade un solo basso espressivo, poi trasformato in fusione moderna. In un’esposizione del suo stile multiforme che copre i generi classici, popolari e jazz “Inspiración En Connecticut”, è un’esclamazione esplosiva contemporanea di scoppiare da parametri stabiliti, Completo di tensione che rilascia canto. La canzone più intrigante è “Oriente”, colorata da trionfamento melanconico, invoca nostalgia e nostalgia, coniugando immagini di un viaggiatore solitario che si dirige verso la notte o in una destinazione sconosciuta.

Harold Lopez – Nussa è nato e cresciuto all’Avana dove ha respirato – come se non bastasse l’aria di una famiglia fatta di musicisti – tutto quel “sabor cubano” capace di mettere il tocco distintivo su ogni cosa. Il musicista, che proviene da studi classici al Conservatorio dell’Avana, ha scelto il jazz per esprimersi. La sua notorietà nell’isola è indiscussa, tanto che è stato scelto da Omara Portuondo, preziosa voce e bellissima personalità artistica di Cuba, a far parte ormai da anni del suo quintetto. E da lì il passo al jazz internazionale è stato breve: da Montreux a Malta, da Vienna a St. Moritz, è stato chiamato ad esibirsi con il suo trio nei più importanti festival europei. Ascoltando la sua musica si scopre un jazz fresco; il pianoforte nelle sue mani è armonioso e ricco di vivaci sfumature, e nonostante il suo sound attinga inevitabilmente alle sonorità nazionali, si nota come la sua musica esprima in una miriade di colori la nuova musica cubana. La sua padronanza del linguaggio del passato e la sua freschezza nelle sonorità sono ribadite anche nelle sue reinterpretazioni dei brani di grandi compositori come il cubano Chucho Valdes e l’americano Wayne Shorter, dimostrando di conoscere i linguaggi di ieri e quelli del domani.
Il jazz per HAROLD riguarda lo stato di perpetuo rischio, generato dalla crescente realtà dell’improvvisazione. Ha padroneggiato l’arte del pianoforte jazz, come molti di lui, mantenendo il suo stile individuale, rafforzato da un innato senso del ritmo che i pianisti cubani possiedono, quindi non suona né suona come nessuno

Il suo ultimo album “El Viaje”, edito da Mackavenue Records, è ai primi posti di vendita su Amazon e i-Tunes, ed ha ricevuto 4 stelle dalla storica rivista americana di jazz “Down Beat”

Rino Liuzzi – Jazz Fusion e dintorni