Mons. Domenico Padovano ha incontrato i 29 presidenti e consigli parrocchiali di Azione Cattolica invitandoli ad essere presenza viva nelle comunità locali Si è svolta nel pomeriggio di sabato 21 giugno presso la biblioteca diocesana la prima Conferenza dei consigli parrocchiali di Azione Cattolica, dopo la stagione assembleare che ha rinnovato i vertici parrocchiali, diocesani e nazionali della più grande e antica associazione di laici.
A presiedere l’incontro è stato S.E. Mons. Domenico Padovano, vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli che, affiancato dal presidente diocesano Giuseppe Ancona e dall’assistente unitario don Nicola D’Onghia, ha consegnato la nomina episcopale a 29 presidenti parrocchiali.
«Siete stati scelti dalla base per animare e dirigere l’impegno dell’Azione Cattolica nelle nostre parrocchie. – ha detto in apertura mons. Padovano – Confermo con gioia la vostra designazione e rispetto la procedura democratica. Conosco il vostro valore, ammiro le vostre doti, apprezzo la vostra disponibilità e conto su di voi come ho contato su chi vi ha preceduto».
Tra i presidenti parrocchiali che hanno ricevuto la nomina ufficiale c’era anche l’alberobellese Piero Caldararo della parrocchia SS. Medici.
«La vostra associazione, e la vostra adesione, – ha proseguito il vescovo rivolgendosi anche a tutti i consiglieri presenti – esprimono un impegno permanente, una presenza visibile nella chiesa locale, una scelta di vita. Il Papa vi ha invitati a rinnovare la scelta missionaria, aperta agli orizzonti dello Spirito.
Attraverso l’Ac rifiorisca una nuova giovinezza dell’apostolato laicale al servizio della comunità, soprattutto in quelle parrocchie che attraversano momenti di stanchezza o si chiudono in un angusto intimismo».
Nel prossimo cammino triennale l’Azione Cattolica farà sue le tre missioni consegnate da Papa Francesco in occasione della chiusura della XV assemblea elettiva nazionale: “rimanere in Cristo, gioire per la fede e andare per le strade”. Di questo ha parlato nel suo intervento il presidente diocesano Giuseppe Ancona affermando che «si sceglie di aderire all’AC per camminare insieme come una grande famiglia e come popolo di Dio, restando uniti in Cristo». Auspicando di riuscire a «portare la nostra testimonianza anche nelle parrocchie dove non siamo presenti, per costruire reti di buone esperienze e diffondere la bellezza della nostra associazione: popolare, intergenerazionale, che serve la Chiesa e il territorio».